«tre anni» di cechov


dunque a pubblicare le immagini del neoconquistato malconcio libricino illustrato da ferenc pintér ho aspettato di aver letto il racconto. tristissimo.

su doppia pagina di piccolo formato, sono acquerelli sul verde (sempre in tinta con il blog, come si può vedere) con qualche raro tocco di rosso per un dettaglio importante. sempre presente la mestizia del protagonista che riesce sì a sposare la donna desiderata

solo per poi trovarsi prigioniero di fraintendimenti amorosi e beghe familiari

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per non parlare dei lutti incombenti.

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le note sull’ambientazione russa (paesaggio, usanze) contribuiscono alla malinconia dell’insieme.

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rimane una piccola promessa di felicità sfiorita nell’ombrellino rosso.

poesia al libraccio (2)

di prévert avevo in casa solo un mesto tascabile guanda del 2000, ruffianamente intitolato poesie d'amore e libertà, che non riporta neppure di chi sia la traduzione.

direi che il volume anni 60 a cura di gian domenico giagni – meglio noto come autore rai,* era anche poeta (trovata online la prefazione con la sua chiave di lettura di prévert) – con l'«allestimento grafico» di carlo corritore costituisce un significativo miglioramento bibliografico.
antologia e traduzione sono diverse dal volume del 2000.

* inoltre: padre di gianfranco giagni, negli anni 80 regista con giandomenico curi dei primi videoclip italiani nonché del famigerato telefilm su valentina.

Fenice1

Fenice2

Fenice3

Fenice4

alice nel monolocale

antefatto: circa un mese fa ho messo da parte il fascicolo di casa più «il monolocale», 1974, con l’intento di fare qualche scansione.
fatto: poco dopo ho letto qua dell’alice illustrata da ralph steadman e me ne sono infatuata. su ebay c’era pure l’edizione dell’86 con alici+snark a un prezzo appetibile ma ho scordato l’asta, andata peraltro deserta. c’è però stata, come raramente accade nella vita ma come a volte accade nello shopping, una seconda occasione, e qui ho puntato l’ebay alert. per la cronaca, anche stavolta il libro lo volevo solo io; è arrivato ieri (o, diciamo, è tornato ieri: risulta stampato dalla new interlitho a milano).
perché siamo qui stasera: per ammirare una copia dell’alice di steadman nell’edizione italiana (milano libri 1967) mollemente adagiata sul tavolino di un monolocale del 1974, vicino a 3 pacchetti di marlboro.

Monolocale+alice

what is vintage in your book?

sarà che da qualche settimana non vado in libreria (a volte le librerie mi fanno paura) ma non avevo in mente la nuova collana di tascabili del gruppo rizzoli. a margine delle pertinenti critiche che ho letto oggi in merito, aggiungerei che il nome vintage potrebbe pure essere giustificato nel senso di libri «d'annata», magari non ancora «invecchiati» ma destinati a restare (poi dare un nome inglese a una collana di libri italiana a me fa ribrezzo, ma sarò io).

la lettera v, però, mi ricorda molto il logo che aveva negli anni 90 vintage, casa editrice inglese proprio di paperback (dei marchi letterari del gruppo random house).

VcomeVintage

(v per v, perché non chiamarla «vendetta», la collana)

 

marco rostagno e il giallo dei ragazzi

mi sono decisa a procurarmi su ebay certe vestigia di questa storica collana, che da piccola ho amato (ma non mi pare di averne più alcun volume mio – forse me li prestavano? poi magari un giorno li ritroverò da qualche parte)

l'illustratore di queste copertine
noto anche in francia

nancy drew (1970; ristampe del 1975)

NancyDrew-Rostagno

hardy boys (1971-72, ristampe del 1976)

HardyBoys-Rostagno

(ora il dubbio è se rileggerne uno per vedere se fosse robaccia o no)