Nato come
To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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ammàppala!
scommetto che non sono su Rete4!
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annaspo attraverso la panoramica milanese dei film di locarno-venezia, fino a giovedì. una salutare overdose.
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Neil young, com’è? Com’è?
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film ottimo (w i documentari di jonathan demme), neil fisicamente invecchiato, sigh, nashville un po’ tediosa per i miei gusti come del resto lo stesso prairie wind, che ha solo un paio di brani rock.
nella seconda parte del film però partono i classiconi (si potrebbe dire che vale il film la sequenza di needle and the damage done con lui da solo illuminato dall’alto, si vede solo il cappello), e alla fine si scopre cosa ci trova ny nella lagnosa 4 strong winds, quasi quasi adesso piace anche a me…
tra l’altro, come film su una certa tradizione americana fa venire in mente l’ultimo altman, e lo surclassa.
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