paolo pini di milano, ad andarci solo di sera per gli spettacoli (come la lettura da elsa morante del teatro delle albe la settimana scorsa), resta un luogo misterioso, accogliente come un parco e inquietante come una struttura dismessa. questa volta si entrava nella ex mensa, un padiglione piastrellato che sa di muffa.
letto negli stessi giorni il racconto che dà il titolo a mandami a dire di pino roveredo.
poi ho anche visto constantine, che un po’ c’entra e un po’ no – se lo vedi fino alla fine aspettando le apparizioni di tilda swinton, vieni ricompensato dal lucifero («lou») dai piedi neri interpretato da peter stormare.
cfr. Mario Tobino, “Per le antiche scale”.
"Mi piace""Mi piace"
grazie, può essere la volta che lo leggo. poi, ho voglia di leggere cose italiane.
"Mi piace""Mi piace"
oh, ma l’ho detto solo perché è una storia torbida ambientata in un manicomio. (del resto Tobino, di mestiere, quello faceva.)
"Mi piace""Mi piace"
ah, Constantine, sì, l’ho visto l’anno scorso, credo.
beh, qualche immagine visionaria carina c’è.
"Mi piace""Mi piace"