per l'evento imprescindibile del 25 aprile:
il salone del mobile.
i negozi tutti aperti, il corteo che passa da corso europa invece che da corso vittorio emanuele… ma che festa nazionale è? arrivare in centro con la testa del corteo è stato straniante: ti sentivi in minoranza rispetto a chi faceva shopping.
nonono, stavolta mi è sembrato più utile l'appuntamento con l'anpi di zona, nella fattispecie la sezione della barona. (vabbe', i partigiani erano una scusa: in piazza miani io e r. abbiamo metaforicamente issato lo striscione del fan club di alessandro robecchi.)
In provincia tutti i centri commerciali, ieri, erano aperti. E affollati.
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Ieri alla cerimonia del 25 Aprile, qui a Padova, c’è stato un bel discorso di una giovane rappresentante dell’ANPI, Irene Barrichello, che ha fatto scappare via sdegnati i pidiellini presenti. La temeraria aveva osato ripetere quello che aveva già detto Napolitano: che non si possono equiparare partigiani e repubblichini e che anche oggi la democrazia va difesa.
Pochi i presenti: c’erano quasi più soldati e poliziotti che cittadini. Soprattutto, ahimé, erano assenti le persone dotate di capelli non bianchi o grigi.
(La storia dei negozi aperti per la contemporanea celebrazioen del sacro shopping del sabato ha lasciato anche me sconcertata).
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mi piace, la “seconda generazione” dell’ANPI!
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