essere attempati al cinema

è di solito cosa più accettabile che nel controverso ambiente musicale con i suoi miti giovanilistici.
e clint eastwood continua a veleggiare ispirato verso gli ottanta: dopo il meno azzeccato changeling ecco gran torino, imperdibile cattiva commovente summa di tutti i suoi personaggi, dal western a dirty harry e oltre.

2 risposte a "essere attempati al cinema"

  1. hanz luglio 18, 2009 / 1:42 PM

    madonna che bello “gran torino”. mai come in questo film la monoespressione del vecchio clint (in questo caso, per citare Leone, quella “senza il cappello”) è stata più azzeccata.
    una maschera impassibile che in realtà è protagonista di un cambiamento, di un’evoluzione radicale e spettacolare. in questa storia e – a pensarci – nella sua intera carriera, nel modo di raccontare storie, nella capacità e sensibilità di farci vedere il mondo coi suoi occhi.
    penso a “gli spietati”, a “million dollar baby”, a “mystic river”, e non ne trovo, altri così.

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  2. rose luglio 19, 2009 / 4:04 PM

    pure io appartengo alla generazione che era pronta per lasciarsi commuovere dall’era-clint iniziata con gli spietati.

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