allo scopo di far tornare in qualche modo la temperatura percepita vicino alla serata di sabato scorso, in cui les anarchistes hanno suonato a cassano d’adda circondati da un freddino che (complice anche, forse, un inconfessato sentimento «siamo tutti londinesi») induceva a nutrirsi di pesce fritto, patatine e birra. il disco è molto interessante, a dispetto – mio snobismo alquanto gratuito – della presenza di collaborazioni illustri e della ballad of sacco e vanzetti. a chi poi, come me, cercasse nei cd degli anarchistes più che altro tracce dei loro bellissimi concerti (non viceversa, ma non credo sia per forza una cosa riduttiva) va segnalato che sono qui immortalati a las barricadas e, finalmente, l’inno a oberdan.
Sono d’accordo, non è una cosa riduttiva.
(Però potevi farti riconoscere, a Cassano…)
ciao
Marco
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la prossima volta giuro che mi manifesto! (io e p. siamo timidi, oltre che spesso occupati col fritto misto.)
addendum: ora ho anche letto il librino di stampa alternativa ricevuto in omaggio col cd, così almeno qualche minuto di riflessione sulla biopolitica non ce lo siamo fatto mancare – ottima cosa per chi, causa formazione non filosofica, a leggere foucault finisce che non ci arriva mai (nonostante occasionali buoni propositi e genuino interesse).
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