raoul per i francesi (cui l'accoglienza degli esuli sudamericani ha dato forse qualche diritto di storpiarne i nomi) è stato uno dei picchi di una milanesiana decisamente interessante, a celebrare la decima edizione; speriamo non sia il canto del cigno, visto il cambio della guardia in provincia, ma di certo «la sorella del fratello», come la curatrice è soprannominata nei corridoi via mecenate (oh, la perfidia dell'ambiente aziendale!), lotterà per difendere la sua creatura. vai betty.
dunque domenica mattina ho visto l'unica megaproduzione di ruiz, le temps retrouvé.
e domenica pomeriggio combat d'amour en songe, girato in portogallo. sarebbe stato bello avere anche qui un'immagine di elsa zylberstein nello specchio (là parla al protagonista da dentro uno specchio), invece ho solo un brutto frame dal sito portghese del film.
d. è tornato anche la sera e si è fatto autografare il libro delle sparizioni, perfetto per il tema della milanesiana (sono sempre argomenti un po' pretestuosi e fumosi – in questo caso l'invisibile – che in quanto tali lasciano molta libertà agli artisti che intervengono).
ghezzi c'è ancora, come ai tempi in cui creava dal nulla il culto di ruiz in italia trasmettendo a fuori orario la ville des pirates, e questo fa piacere.