ringrazio anna castagnoli per aver segnalato da barcellona cosa succede di imperdibile dietro casa mia: ero così impegnata a evitare i molesti clown di strada (il quartiere ne è periodicamente infestato) da non accorgermi delle iniziative su bruno schulz. le ho perse tutte – oggi doveva esserci ancora la mostra (ci saranno state stampe originali del libro idolatrico?) ma il posto è rimasto chiuso – tranne lo spettacolo teatrale. meravigliosamente polacco: bombette e abiti polverosi, banchi di scuola, fantasia e claustrofobia. la scena con i libri che volano e e il letto del vecchio padre in sanatorio sono indimenticabili. a questo punto dovrei dire qualcosa di sensato sulla finzione teatrale che diventa al quadrato con le marionette, sul fatto semplice e geniale che le marionette sono i fantasmi, sul piacere di veder ricostruito un mondo con quattro telai di legno, poche luci e i gesti giusti (magici nel senso che vanno molto al di là della loro reale portata), sul fatto che su qualche sito americano ho letto «fra kafka e chagall» è mi è sembrato avere un senso, ma ho ancora mal di gola e voglio ritagliarmi mezz'oretta di veglia per leggere bruno schulz…
Grazie a te per aver fatto ricircolare l’informazione. Se non è arrivata a te, figurati se arrivava qui alla periferia dell’impero…Anche se il tempo è scaduto è comunque una notizia preziosa: ammetto la mia ignoranza, non ho mai letto niente di Bruno Schulz e adesso mi sembra di avere una lacuna imperdonabile. Urge porvi rimedio!
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