è ormai più rara della neve. un regalo, quindi, questa vigilia di natale ovattata che stamattina sfumava i contorni del cantiere impregilo di via melchiorre gioia, appannando le vetrate appena montate ai primi piani delle strutture a esse dell’«altra sede» della regione, le cui impalcature salivano nel nulla come fiabesche strutture di una città fantasma (chiedo venia, ho finito ieri sera di leggere neverwhere di neil gaiman). nella nebbia sfumavano pure le cime del pirellone e del grattacielo di via galvani vuoto da anni per i lavori di bonifica dell’amianto. insieme alla scossa di terremoto di ieri pomeriggio, una benvenuta destabilizzazione simbolica del centro direzionale.