hanno sempre qualche particolare intrigante, che in tre giorni per la verità si si manifesta sotto forma di: presenza folgorante di john savage all’inizio (che poi sparisce), presenza consolante dell’omone buono david morse (già protagonista di the indian runner), presenza ammiccante di robbie robertson e soprattutto king’s highway di joe henry, canzone che non sentivo da anni, ora oggetto di riascolto ossessivo da una settimana. a me jh piaceva di più prima della svolta jazzata.
scar è bellissimo e mi piace anche tiny voices (leggermente meno)
imho
🙂
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