quali fantasmi, fatto di tre atti unici, è più farsesco e meno metafisico dell'altro spettacolo, eppure risulta lo stesso inquietante perché usa questa caratteristica per giocare con la messa in scena e le finzioni (e più scarni sono i costumi di scena più grande è la finzione, gioco che arriva sempre pericolosamente vicino alla morte – questo nel primo e nel terzo atto, mentre il secondo ragiona più lievemente sulla vita parallela che ci si costruisce con le invenzioni, con la poesia, con l'illusione di un nuovo amore).
come mi strazia leggere ‘sti post: i teatri a Milano, die Qual der Wahl!
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