(istituto di propaganda libraria, 1971) raccoglie scatti con cui de biasi ha collezionato una serie a-z di lettere incise sulle piante, alcune ben riconoscibili come tali, altre la cui immagine appare quasi costruita, astratta, in particolare le lettere intagliate sulle foglie delle agavi.
l’unico testo è una breve introduzione di nantas salvalaggio in cui è riportata una dichiarazione del fotografo: «è curioso, ma gli autografi arborei scompaiono una volta varcata la manica. gli inglesi non firmano i loro sentimenti sulle cortecce degli alberi. non sanno manovrare i temperini? oppure hanno delle piante un rispetto che i latini ignorano?»
(ma forse ora, trent’anni dopo, anche da noi latini l’abitudine si sia un po’ estinta.)
L’agave è una pianta gentile, si lascia astrarre, stiracchiare, spremere, distillare… 🙂
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grazie agave! per questo si meriterebbe il massimo rispetto.
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