una poesia di hart crane

la smemoratezza è come una canzone
che, libera da metro e ritmo, vaga.
la smemoratezza è come un uccello
dalle ali piane, tese, immobili –
un uccello che plana sul vento senza sforzo.

la smemoratezza è la pioggia di notte,
o una vecchia casa in un bosco – o un bambino.
la smemoratezza è bianca – bianca come un albero bruciato,
e può dare alla sibilla l’estasi profetica,
o seppellire gli dei.

tanta smemoratezza mi ricordo.

Traduzione di Alba Bariffi

4 risposte a "una poesia di hart crane"

  1. T ottobre 2, 2006 / 1:52 PM

    Oh! Essere capitati qui è già un sollievo.
    Si potrebbe avere qualche altra poesia di Hart Crane? Grazie.
    T
    (traduttore non cane, che, all’ora del pranzo, che salterà, cerca ristoro da un mondo editoriale in cui solo un cinofilo potrebbe trovare la felicità)

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  2. rose ottobre 2, 2006 / 2:59 PM

    io invece ho mangiato, sin troppo.
    ce ne sono qui e qui (ritrovate sottraendo tempo all’ufficio… se potessi continuare, oggi mi metterei volentieri a combattere con i versi per melville, oppure to brooklyn bridge).

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  3. T ottobre 2, 2006 / 3:47 PM

    Bellissime, e il pensiero è gentile, ma – senti che due ingordi 🙂 – li desideravamo proprio tradotti, questi versi sul da noi molto amato Melville, o altri di Crane, da te. Così ci disponiamo con molta felicità ad aspettare quando potrai. Buona giornata. Torniamo a tradurre, digiuni ma contenti. Parafrasando Fassbinder(lui diceva “Dormiremo…”): “Mangeremo quando saremo morti”.

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  4. rose ottobre 17, 2008 / 3:13 PM

    oggi forse anglicizzerei: smemoratezza, senza l’articolo.

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