abbecedari

ho finito di leggere l’ultima finestragiraffa di péter zilahy (trad. di bruno ventavoli, alet, padova 2004): l’avevo adocchiato mesi fa non solo perché fresca di viaggio in ungheria, ma anche perché attratta da certi libri a cui per comodità si potrebbe far subire l’etichetta di nonfiction letteraria – non saggi, non romanzi, magari illustrati come gli amati anelli di saturno di sebald, possibilmente con un rigore interno forte come underground di murakami o i libri di john berger – insomma, quelli lì. (è un periodo, invece, che faccio molta fatica a leggere romanzi, ma forse, dopo aver passato anni e anni a non fare altro, va anche bene così.)

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scaffali: alfabeto e scrittura

Manoepennaalfabeto in sogno. dal carme figurato alla poesia concreta, mazzotta, milano 2002
• lewis f. day, alfabeti antichi e nuovi. viaggio nel mondo dei caratteri, edicart, legnano 1992
• carol fiorile, fare calligrafia, stampa alternativa, roma 1992
• adrian frutiger, segni & simboli. disegno, progetto e significato, stampa alternativa/graffiti, roma 1997
• georges jean, la scrittura memoria degli uomini, universale electa/gallimard 1992
• massin, la lettera e l’immagine. la rappresentazione dell’alfabeto latino dal secolo viii ai nostri giorni, garzanti, milano 1995
• aidan meehan, celtic design. a beginner’s manual, thames and hudson, london 1991
• norio nagayama, shodo. la via della scrittura, stampa alternativa, roma 1993
• mark-alain ouaknin, i misteri dell’alfabeto. le origini della scrittura, atlante, monteveglio (bo) 2003
• francesco poli, mirella bandini, giorgio zanchetti, silvia bignami, verbovisuali. ricerche di confine fra linguaggio verbale e arte visiva, collana di quaderni dell’archivio di nuova scrittura del mart, skira, milano 2003
scritture. le forme della comunicazione, aiap, roma 1997

a come assenzio

absynthe, dame darcy
un’illustrazione di dame darcy.
sono arrivata lì perché sui blog americani si dice che la signora (nessuna parentela con il personaggio di orgoglio e pregiudizio, i suppose) stia lavorando a un’edizione a fumetti di jane eyre.darlingcollanawuthering heights
mmm, a proposito di cortocircuiti popvittoriani, a casa ho una bellissima copertina di cime tempestose (la metto qui stasera).

23.30, eccola: il libro devo averlo sottratto proditoriamente alle cugine, e mai più restituito.
vicino c’è l’elenco di collana.

nella vetrina piccola della libreria utopia

ouaknin.jpg c’è sempre qualcosa di interessante. sabato, questo curioso libro tutto in nero e rosso (fatto molto bene da una casa editrice di nome atlante) che ricostruisce in maniera divulgativa – e anche assai decorativa – l’evoluzione grafica di ogni lettera dell’alfabeto latino a partire dal protosinaitico, un alfabeto ancora «al confine tra l’immagine e la lettera». si tratta di un metodo per scorgere quali ombre di senso si porta dietro il nostro alfabeto, ombre che in gran parte derivano dal significato a cui ogni lettera ebraica, pur all’interno del sistema fonetico, è strettamente collegata. sono suggestioni, ma assai utili per approfondire un po’ il fascino squisitamente formale di queste benedette lettere dell’alfabeto, per dare un’altra accezione al loro corpo e carattere. il rabbino ouaknin è arrivato addirittura a elaborare il metodo dell’archeografia, ovvero «l’analisi e l’interpretazione delle parole in funzione non soltanto della loro radice etimologica, ma anche in funzione della forma grafica delle lettere dell’alfabeto».