Nato come
To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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è un disegno bellissimo
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Bello davvero…però un po’ da incubo, un po’ claustrofobico. Io comincio a vederli così, i libri: qualcosa che ti prende lo spazio vitale. Te lo allarga in testa e te lo toglie in casa. Mi viene in mente Pontiggia e la sua casa straripante di volumi – e pensare che sopra il suo appartamento ne aveva un altro soltanto per i libri. Per quello (oltre che per biechi e inconfessabili motivi economici) che da qualche anno sono diventata una forte frequentatrice di biblioteche e prima di comprare ci penso una quarantina di volte (eccezione: libri di studio).
Per quello che l’ultima gita a Milano mi ha fruttato 0 libri. Mio moroso non credeva ai suoi occhi.
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infatti, la biblioteca è un’istituzione necessaria. i libri sono troppi solo quando non c’è spazio. lo spazio c’è solo nella great library di jasper fforde.
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