Antique blog with a sentimental value, from the times when we branched out on the internet armed with anonymousness and our passions, no interest in making it a day job.
Nato come
To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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Varianti 
Confermo: lo smalto nero è reperibile sotto il nome di ‘Black Satin’ di Chanel (ma anche la OPI, marchio specializzato in prodotti per manicure, ne ha prodotto uno con lo stesso nome).
Ecco finalmente l’Alejandro Escovedo Project! Ora me lo procuro…
io invece non posso non ricordare con nostalgia, altrimenti che titolare di bog passatista sarei?, l’escovedo con i nuns…
per me è tutto da scoprire, non l’avevo mai sentito nominare!
qualche album particolarmente consigliabile?
dei nuns, 4 days in a hotel room, che penso sia l’unico cd che esista di loro ed è una specie di raccolta (è l’unico che ho io a casa, in negozio ho una ristampa in LP dei nuns, se fosse che…) di escovedo ricordo mi paicevano alcuni brani del loro primo album (anche se a dire la verità non sono mai impazzito per ‘sto cowpunk country che facevano) i
io direi: finalmente lo smalto per unghie nero a basso costo!
per non pretendere tanto, oggi ho setacciato le profumerie di corso vercelli alla ricerca del famoso black satin chanel (avevo una cosa di cui consolarmi): ESAURITO!
Mi dispiace tu non l’abbia trovato. Io l’ho comprato a fine agosto, già immaginavo sarebbe scomparso in un attimo. La cosa che trovo ridicola, comunque, è che molte persone lo comprano tanto per comprarlo, poi lo provano, non ‘si vedono’ con lo smalto nero e lo lasciano lì inutilizzato, alla faccia di quelle che vorrebbero comprarlo per usarlo davvero.
trovato oggi, in un negozio più defilato.