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To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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Due paroline sul primo? Cunningham che parla di traduzione o la traduzione Bernascone/Cotroneo è talmente bella che vale come manuale?
molto bello fruttero&lucentini, steiner e eco in corso di lettura (rilassata, troppo rilassata)
degli altri conosco curatori e traduttori, ma niente più: come sono?
direi che mounin vale in quanto classico e la raccolta terminografica (!) è un po’ bizantina ma sistematizza un lessico utile per parlare di traduzione nei particolari tecnici. il librino vallardi si presenta come un bigino di traduttologia; l’ho preso in virtù del suo essere (quando l’hopreso) recente, ma è rimasto ancora intonso. quanto al primo, è più lunga la spiega del libro… il racconto del titolo è in traduzione collettiva del seminario, con testo a fronte; poi c’è un breve saggio di mc e uno di susanna basso sull’esperienza del seminario, e altri 2 testi tradotti da ic, tra cui uno su virginia woolf. e un saggino di ic, ma breve. interessante? moderatamente. può servire per uso didattico, penso (ma parlando di esperienza di traduzione, come sfigura la seriosità di codesto libricino davanti allo stile di fruttero e lucentini!)
Bernascone è stata mia docente di Teoria e Storia della Traduzione quando studiavo giapponese a Torino (in gambissima come docente come traduttora riservo il mio giudizio) Eco è in gamba ma a volte è troppo teoretico e troppo poco pragmatico per i miei gusti Steiner è nojoso e pedante come tutto quello che scrive ma rimane sempre un genio (è stato mio docente a Cambridge e le sue lezioni erano intellettualmente stimolanti ma mattonesche, al contrario di quelle delle docenti femministe che miss brodie ha avuto la buona sorte di incontrare Butler per filosofia della letteratura e un genio americano per filosofia politica di cui purtroppo ricordo solo il primo nome Trudi: ogni tanto miss brodie còlta da nostalgia si rilegge i suoi appunti che ha miracolosamente conservato…)
miss brodie, che bellezza i suoi studi cosmopoliti!