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To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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Ma come, ho vissuto due mesi praticamente in via M.Gioia, e non ho mai saputo di questo locus amoenus? Ma dove resta via Galvani? … Bastano 8 mesi e una dimentica pure la topografia…ah, ho guardato con Virgilio: io stavo più a nord, praticamente sospesa su una bella via a incasinamento veloce 🙂
Correzione: non sono stati due mesi, ma due anni. Lapsus…
sì, anche nelle zone più ostili vale la pena di addentrarsi a piedi, ogni tanto. qualche sorpresa si trova. via galvani è terrificante, però ha questo punto dove passa tra due giardini (c’è anche un distributore di benzina, ovviamente).
beh, rose, il distributore ci vuole, riporta con i piedi per terra 🙂
ma tu sei andata a vederli i fenicotteri vicino alla fermata di porta venezia? roba da sgranare gli occhi. in zona porta venezia, comunque, più di una volta ho visto giardini splendidi nel retro delle case…[aaaaaaaahhh malinconoso…]
fenicotteri? i fenicotteri mi mancano, ma invece di guardare dove vado sto sempre a sbirciare cortili e giardini pensili.
di’ la verità, lo stai facendo per via delle elezioni anticipate? per il tuo ministero!?! nelle immediate vicinanze sorgerà un orribile parco
http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=1430
tutto geometrie e quadrature vialetti che si incrociano a zampe di gallina… brrr… e dire che competeva al concorso internazionale un magnifico progetto di “west 8″….
dall’alto del mio ministero, dico che sulla carta è proprio brutto!
(il bosco di gioia rimane dove sul progetto c’è scritto region tower)
come umile giardiniere e segretario – la carica me l’avevi promessa! – non posso che concordare! ma non è esattamente il parco che i milanesi si meritano? tutto diagonali in cui correre e spostarsi velocemente dietro ai propri affari, qualche gruppetto di piante di cui imparare il nome da sfoggiare alla prima occasione e questo spazio ancora una volta dilaniato…