su quante volte ho letto da piccola il diario di anna frank, su quella volta che non sono entrata nella casa di anna frank, sulla madre di anna frank che è morta ad auschwitz il 26 (sì, il 26) gennaio del 45 mentre il padre è vissuto un giorno di più ed è tornato ad amsterdam, ma le ragazze no perché erano a bergen belsen e c’è stato tempo perché morissero là a febbraio o marzo. per dire anche di tutti quelli di cui non si sa.
però radio popolare ha tradimento ha fatto sentire di nuovo le voci dei reduci e mi è venuto da piangere, e poi mi si è piantato firefox (devo ammetterlo: sul mio powerbook a volte firefox si pianta, quando ho molti tab aperti).
consiglierei dunque ai passanti di correre a leggere il post di garnant e a vedere le foto di katherine.
Anche io non sono entrata nella casa di Anna Frank.
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quando sono stata a Berlino ho visto una mostra. di questa artista (mannaggia se mi ricordo il nome..) che era ebrea ed era morta in un campo di concentramento. li’ insegnava ai bambini a disegnare per distrarli, e c’erano questi disegni bellissimi, pieni di colori.
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