Antique blog with a sentimental value, from the times when we branched out on the internet armed with anonymousness and our passions, no interest in making it a day job.
Nato come
To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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ma al giardiniere e ai suoi fratelli (in realtà ci piace il riferimento alle “Tre sorelle” cechoviane visto che siamo comunque su un blog letterario culturale)piace leggere e commentare: come dice Busi, “…chi vive desimbolizza intensamente, chi non vive, scrive” e noi desimbolizziamo come pazze, ti assicuro !
e vi adoro per questo! (ma se apriste un weblog dovrebbe essere intitolato alle Tre sorelle, ça va sans dire.)
eh no, Avi! se di tre sorelle deve trattarsi che almeno siano le Sorelle Materassi! il nostro gioco preferito dell’infanzia… giocavamo alle “sorelle materassi”, e non chiedetemi in che cosa consistesse questo gioco casalingo! anni dopo conobbi il bellissimo omonimo romanzo…
e che dire della mia varicella? se dovessi fare un paragone “vegetale” parlerei piuttosto di Fritillaria o… Thalicyrthis!
mi è mancato questo blog, cara rose! grazie per la ricostruzione del tuo pannello di icone “adolescenziali” – in compensato? – il mio era ricoperto da un tessuto grezzo color carta da zucchero… gli occhi di beckett e quell’espressione da uccello rapace a riposo hanno stregato anche la mia adolescenza… come pure gli occhi di rimbaud che mi osservavano tutte le volte che entravo in bagno, quando mi specchiavo nell’antibagno di una di quelle case di cui parla cadavre in quel post… su quello specchio era serigrafato un fascio di narcisi… chissà che fine ha fatto!
e che fine ha fatto christophe lambert di subway – visto al cinema orchidea… – e della saga di un invulnerabile dalle ebridi?
il mio tempo in questa “postazione internet” delle pubbliche biblioteche rionali milanesi sta scadendo…
ti prometto nuove Emozioni per il prossimo contributo “verde”
ps grazie a vincenzo – sei un grande! diceva Coccioli da qualche parte in “piccolo karma”, no era in “bhudda”, che dio è quando diamo da bere a una pianta in un vaso… come vorrei possedere anch’io una piantina e un arampicantino… i nomi di piante inquinano il mio giardino!
wow, ti si evoca e appari… il lunedì ha colpito ancora!
(intanto mi imbarazzo un po’ per «adolescenziali»: la fase più beckettiana e tutto l’accavallarsi iconico – solo sommariamente ricostruito lì sul pavimento – risalgono più ai 22-25, così. anche perché prima non potevo appiccicare niente da nessuna parte.)