capita

che mentre faccio un lavoro meccanico – di quelli che ci costringe a fare il computer – o anche solo noioso, mi passa tutta la mia vita davanti. cioè, non tutta ma delle immagini all’improvviso, in cui mi percepisco in un altro posto, magari dimenticato o poco identificabile. così.

poi capita che nel tornare a casa vedo delle cose vere ma non meno strane: tipo un adesivo sul tram, l’altro giorno, che diceva «fotografiamo la tua cellulite gratis» (e io ho pensato ma neanche se mi pagaste profumatamente, figuriamoci gratis), e accanto al tram uno che andava in moto con un casco uguale all’elmetto delle sturmtruppen. un altro giorno, un cellulare della polizia penitenziaria e un signore vestito da capo a piedi di arancione brillante, dalla maglietta ai bermuda ai mocassini di pelle. e oggi una signora vestita da capo a piedi di arancione brillante, dal tubino un po’ lucido alla borsetta di una stoffa simile, fino ai mocassini. di pelle. questi due li ho visti in posti non distanti – secondo me si conoscono, potrebbero addirittura essere marito e moglie.