testo a testo

il sito di grafica libraria foreword presenta read print come un progetto gutenberg più piacevole da consultare.
noto però che, analogamente all’uso prevalente nel progetto gutenberg, read print pubblica testi di pubblico dominio negli stati uniti senza indicare – io almeno non l’ho trovata – la fonte cartacea del testo: da che edizione a stampa viene?

a me piace di più il corrispondente italico di gutenberg, ovvero il progetto manuzio promosso da liber liber, che di solito indica correttamente da che libro viene il testo digitale e qual è il suo grado di affidabilità (così si rende trasparente il passaggio carta-computer).

curioso invece il caso di classici stranieri, un sito che si impegna a pubblicare ebook ben fatti in formato mic**softreader di testi non italiani di pubblico dominio, ma con la buffa modalità di segnalare molto la «curatela» del responsabile degli ebook (su little women egli si arroga addirittura un copyright!) senza però indicare – io almeno non l’ho trovata – la fonte del testo.

invece al lettore può (deve?) interessare sapere non solo chi ha curato l’ebook ma anche se dietro a ciò che legge si nasconde, che so, il lavoro dell’oxford university press – seppure per un testo ormai assodato su cui la casa editrice non ha copyright – o, chissà, la prima edizione del testo a stampa.
e proprio per i testi di pubblico dominio – senza andare a toccare la questione dei testi antichi con problemi filologici – la questione della fonte è più rilevante (provare a confrontare quattro o cinque versioni a stampa e online di pinocchio per credere). il mio timore è che, senza rigore editoriale, i testi online rischino di rimanere in odore di serie b.