avevo in mente di leggere anne sexton

da anni e anni, in origine perché è dedicata a lei la canzone (che adoravo) mercy street di peter gabriel. non era capitato finora, anche perché in italia per molto tempo non si sono trovati libri suoi. ora mio padre ha regalato a mia madre la raccolta, pubblicata recentemente dall’editrice le lettere, poesie su dio, ma lei le trova troppo deprimenti e quindi il libro è arrivato a me. l’ho leggiucchiato oggi in treno,
e non c’ è bisogno che lo dica io che le poesie son belle – di certo però non valeva la pena di aspettare queste traduzioni, inutili se non perniciose (che idea è tradurre in rima dei versi che in originale non ce l’hanno?), disseminate di inesplicabili licenze (i grew: io fortificavo???) e di sintagmi improponibili in italiano. del resto, è un libro a cura di tizio ma in cui la traduzione letterale è di sempronio e la revisione del testo a cura di caio… stendiamo un velo pietoso. per fortuna in mezzo ci sono anche alcune traduzioni di edoardo zuccato, che è una persona per bene.

spero che a queste povere poesie sia andata meglio negli altri due volumi della sexton pubblicati in italia: poesie d’amore (sempre presso le lettere) e l’antologia l’estrosa abbondanza (crocetti).