visioni eterogenee

di fine/inizio d’anno. andare al cinema, si sa, è una delle cose per cui vale la pena di andare a parigi. px diceva: riusciremo a vedere un film di melville? pronti. non un bensì il film di melville, le deuxième souffle. che, caso strano, ha anche in italiano un titolo bellissimo, seppure un po’ lungo: tutte le ore feriscono, l’ultima uccide (traduzione del motto latino che si vede su certe meridiane e che, via melville, dà il titolo a un archivio per ora poco nutrito di questo blog, quello a sfondo più, boh, esistenzial-autobiografico). però il massimo della ricercatezza (o della coincidenza) è proiettare questo film il 29 dicembre, che nella storia è il giorno della rapina fatale… basta, non dico altro.

primo film dell’anno, invece, il dracula danzerino e cinese (più comica che film espressionista, nell’adottare il muto e il bianco e nero) di guy maddin. non sarebbe male vedere i suoi film precedenti; in francia un paio sono usciti in sala.

secondo film dell’anno, a mo’ di bentornato, un italiano che si vede tutto d’un fiato, caterina va in città di virzì. immagino sia un po’ preoccupante identificarsi con la protagonista avendo più doppio dei suoi anni, non?