l come luna

eccoci qui, nel giorno dedicato alla luna, a parlare dell’astro che mia mamma segue per seminare nell’orto. elle come luna ma anche come liberty, dice il giardiniere, preso dal tratto floreale di mackintosh – un’immagine di cui ricordo di aver portato una grande cartolina da glasgow – da un debole per le facciate liberty ammirate al chiaro di luna e dalla florealissima essenza dello jugendstil. per la verità è proprio uno degli spunti che volevo sviluppare nel monday bud blogging, quello della decorazione organica e vegetale art nouveau: per non perder tempo, mi do da sola il compito per lunedì prossimo.
intanto, un mattutino di s. il giardiniere.

«eccola, è la luna delle braccia tese. colta all’alba, nell’ora blu. il cielo era così terso che riuscivi a intravedere tutto il disco. e venere. e l’incedere dell’alba. ti sentivi un’unica cosa con l’energia che pulsa nell’universo. non ti stupivi di un culto per la dea:

… tu che con la tua virginea luce illumini tutte le città, che nutri con i tuoi umidi raggi le sementi feconde, e nei tuoi giri solitari spandi il tuo incerto chiarore, sotto qualsiasi nome, con qualsiasi rito, sotto qualsiasi aspetto sia lecito invocarti, soccorrimi in queste mie terribili sventure, sostienimi nella mia sorte infelice, concedimi un po’ di pace, una tregua dopo tanti terribili eventi, che cessino gli affanni, che cessino i pericoli.  liberami da quest’orrendo aspetto di quadrupede, rendimi agli occhi dei miei cari, fammi tornare il lucio che ero… (apuleio, metamorphoseon libri XI, asinus aureus – libro XI)

sono soltanto i giardinieri oggi, gli ortolani, i boscaioli, i pastori mi chiedo gli ultimi depositari di questo amore? è un fatto che quelli convinti seminano potano raccolgono e conservano secondo le lunazioni.
ma nel passato la luna esercitava il suo fascino anche sui più disincantati osservatori delle vicende terrestri (come sul tenero giacomo: che fai tu luna in ciel? dimmi, che fai?) e la storia dell’arte è costellata da indimenticabili notturni (la luna del raccolto di mackintosh, da una bella galleria del dipartimento d’inglese dell’università dello iowa). la caccia è aperta ai link!
intanto, piero della francesca: il sogno di costantino

6 risposte a "l come luna"

  1. Avatar di Garnant Garnant dicembre 20, 2004 / 9:51 am

    Persino io semino in balcone secondo la luna!

  2. Avatar di rose rose dicembre 20, 2004 / 10:58 am

    sì, secondo me a livello popolare la cosa è più diffusa di quanto pensi il giardiniere!

  3. Avatar di Superqueen Superqueen dicembre 20, 2004 / 10:41 PM

    Non mi vengono in mente immagini ma solo testi di canzoni, fatalità entrambi di Sting, ovvero ‘Sister Moon’ (retaggio francescano?) e ‘Moon over Bourbon Street’, con cui viene riletto il mito del Vampiro così come proposto da Ann Rice.

  4. Avatar di rose rose dicembre 20, 2004 / 11:24 PM

    be’, se si comincia con le canzoni, the killing moon e the whole of the moon sono imprescindibili (ciò mi ricorda che una volta avevo una lunghissima lista di canzoni sulla pioggia).

  5. Avatar di s. s. dicembre 22, 2004 / 6:07 PM

    e che cosa ne dite allora di un paul simon d’annata? – “under african skies”:
    Joseph’s face was as black as night
    The pale yellow moon shone in his eyes
    His path was marked
    By the stars in the southern hemisphere
    And he walked his days
    Under african skies
    io l’ho sempre amata.
    e rose, a proposito di pioggia nelle canzoni, conosci the silencers: “scottish rain”?

  6. Avatar di rose rose dicembre 22, 2004 / 6:33 PM

    conosco i silencers; mo’ mi cerco la canzone. in linea di principio, dovrebbe piacermi di sicuro…

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