still life

Zurbaranmi è sempre piaciuto molto di più di «natura morta»: mi pare renda meglio il rapporto tra questo tipo di pittura e la natura che spesso prende come oggetto. ma a farmi appassionare al genere sono stati floreros e bodegones del seicento spagnolo, dove la terminologia suggerisce già una particolare densità, un rapporto più intenso con la realtà. in particolare zurbarán, in particolare questo quadro della national gallery di londra (che definisce il genere così) e il premetafisico – nulla di «naturale», qui – bodegon de cacharros del prado (ma pare ce ne sia un altro identico a barcellona).
il motivo della tazza con la rosa ritorna anche nel quadro degli agrumi che sta a pasadena, e c’è chi fa rientrare nel genere anche il disarmante agnus dei.

il prado naturalmente (!) è una specie di trionfo della natura morta: meléndez (anche con queso), i cardi di cotán e ramirez, e che dire della frutta candita o conservata di van der hamen (prado ma anche washington)?

per finire metto un link a el labrador come omaggio floreale al giardiniere di questo incolto weblog: caro s., torna, sono un po’ preoccupata, i roseti sono trascurati e bisogna preparare il sito per l’inverno…

2 risposte a "still life"

  1. Avatar di Pensieri Oziosi Pensieri Oziosi ottobre 25, 2004 / 11:45 PM

    Già. Nella mia enorme ignoranza io ho imparato a conoscere Zurbarán proprio al Norton Simon Museum. Comunque io aspetto una mostra che copra i tre e passa secoli di nature morte fino a Morandi.

  2. Avatar di rose rose ottobre 26, 2004 / 12:31 am

    decisamente meno scontato che avere la rivelazione a madrid! morandi invece mi apparve, credo, per la prima volta nella calma piatta della fondazione magnani rocca presso parma.
    a bilbao credo ci sia stata una mostra sulla natura morta che arrivava fino a picasso, ma ispanocentrica (qui in anni recenti ne ricordo solo una sulla natura morta lombarda, ma posso sbagliare).

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