ieri ho fatto un saltino sulla sedia vedendo che acoolsha apre un post su shining citando instant karma di john lennon.
infatti quel pezzo lo trovo tuttora inquietante proprio perché mi capitò di ascoltarlo (stava sulla compilation apparsa poco dopo la mai troppo rimpianta dipartita di jl) appena prima di uscire, andare al cinema e vedere shining.
Il film mi fece così paura che da allora il ritornello citato, we all shine on, ahimè, ha perso tutto quel che poteva avere di solare. e da allora, se penso alla canzone penso un po’ al film, e spesso anche viceversa.
mi era già tornato in mente tempo fa, leggendo un post di webgol in cui antonio sofi da piccolo accosta indissolubilmente venditti all’isola del dottor moreau (il libro). saranno cortocircuiti che si creano in età impressionabili, per lo più, ma sono ben diversi dal banale effetto «colonna sonora», nonostante il meccanismo sia quello della contemporaneità (o giustapposizione, nel mio caso) di musica e… qualcos’altro. c’è anche un effetto di senso, che qui è spiegabile dalla presenza di una parola comune, ma in altri casi è più misterioso.
(il banale effetto cs è invece l’abbinamento musica-ricordo che si costituisce quando la musica si abbina per mera compresenza a un momento della vita: che so, magari a me vita spericolata ricorda la gita della terza media, ma non si tratta di un fatto molto interessante, una volta esaurita la rievocazione. in proposito mi viene in mente hornby quando dice che per lui l’effetto colonna sonora funziona poco, perché poche canzoni per lui sono legate a un momento storico: quelle che gli piacevano ha continuato a sentirle sempre, e dunque hanno con la sua vita una relazione ben più intensa.)
concordo. diverso dall’effetto “colonna sonora”, come lo chiami. misterioso, misteriosissimo. Non è con la “vita” che la musica si accrocchia, ma con un altro “testo”, che sia libro, film quant’altro. Te ne dico un altro, mio, forse meno eclatante di Venditti: Grandaddy con 1984 di Orwell. Ho sempre pensato che è come se nascessero, in qualche strano e laterale modo, da una stesso nucleo pulsante di pensiero. saluti 🙂
mi viene da dire la seguente sparata: le canzoni sono una forma d’arte veramente postfreudiana. (nel senso: sono cibo perfetto per l’inconscio.)
e quest’accostamento? the the e il cyberpunk.