il corso d’aggiornamento in pop indipendente

che invocavo giorni fa, dal basso della mia negligenza musicale durata qualche anno, ovviamente esiste: indiepop.it. dunque, la negligenza è finita: esiste internet, che diamine. sono state adottate fiduciosamente le necessarie migliorie tecnologiche per agevolare l’ascolto, tra le pareti domestiche e fuori. basterà questo a spianare la via verso la mezza età a una «vivace inclinazione» per la musica? sarà possibile continuare a nutrirla senza essere né giovani né professionisti del settore né ridicoli nerd né adepti di una setta segreta né pateticamente rétro? c’è un’intera generazione che si pone questo problema o sono le solite paturnie di fine anno?