sense and sensibility

molto buffo vedere la «tecnologia semantica» di liquida attribuire un «umore» ai miei post:

Very bad

il post qui sotto, infatti, avrà pure il difetto di essere poco emotivo ma per la cronaca – casomai  qualcuno si fosse preoccupato – vi dirò che è di ottimo umore, come del resto ero io quando l'ho scritto (to', metto pure una faccina :o) mentre in questo post l'umore è un po', come dire, perplesso… quand'è che lo studio dei significati nella comunicazione in rete è finito in collisione/collusione con lo studio dei sentimenti?
ma non tutto il male vien per nuocere, riflettiamo sull'aggettivazione (ciò che va in pasto alla «tecnologia semantica»): se avessi detto «solenne» invece di «seria e severa», e avessi precisato che l'effetto del marmo era «sereno» nel pomeriggio «limpido» di fine settembre, forse in effetti il post sarebbe stato più chiaro… e probabilmente meno bad.
(oppure, sopprimo proprio gli aggettivi e non se ne parla più)

2 risposte a "sense and sensibility"

  1. Garnant settembre 29, 2010 / 7:10 PM

    Adesso tutti vogliono i software di sentiment analysis per il web… figurati che vanno molto di moda quelli per twitter… bbrr

  2. rose settembre 29, 2010 / 7:40 PM

    spero che non debba compilarli tu, cara G.
    anche ai politici interessano solo “gli umori della folla”…

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