a proposito di barbican

Barbican lights non ne abbiamo più parlato, ma l'omaggio a jacques brel carousel del 22 ottobre è stato una strana cosa… se per caso mi aspettavo qualcosa tipo ferrara: no.
la presenza nella line-up di diamanda galas, marc almond e momus poteva far pensare a un progetto un po' di ricerca, invece trattossi (a parte il corpo estraneo diamanda, l'unica a cantare non accompagnata dalla fin troppo nutrita band e dai suoi arrangiamenti ridondanti) di una rassegna piuttosto classica di artisti che avevano tutti canzoni di brel già in repertorio.  godibile, ma alla fine forse ha scontentato sia chi si aspettava una serata veramente tradizionale sia i rockettari attirati dei tre di cui sopra (le versioni di momus hanno perso la loro peculiarità; l'unico a trionfare è stato marc almond, e devo dire che è stato divertente vederlo così in forma dopo il famigerato incidente di moto. è così tirato che sembra più giovane di vent'anni fa… ma in un personaggio così, ci può stare).

più gradita, alla fine, fu l'occasione di esplorare un po' il barbican (tanto amato da fabio). mi è piaciuto pure il self-service.

5 risposte a "a proposito di barbican"

  1. Fabio dicembre 2, 2009 / 12:02 am

    Il self-service in effetti veniva molto comodo quando qui dove sto era no-man’s land e c’era solo un microscopico Tesco Metro dove potere fare la spesa. Adesso pero’ mi hanno aperto sotto casa un grosso Waitrose con ingredienti da buongustai, e mi sto scatenando in cucina. La prossima volta che passate di qui siete invitati a cena.
    Del Barbican amo ogni centimetro quadrato. Credo di averci scattato almeno 1500 foto da quando abito qui, grazie per averlo associato a me.

  2. rose dicembre 2, 2009 / 9:50 am

    eh, con tutte quelle foto… ci vorrebbe un tuo apposito set su flickr, penso.
    (intanto ecco le luci del soffitto fotografate bene da qualcun altro)

  3. fuchsia dicembre 3, 2009 / 10:35 PM

    Grazie per la recensione. Felice di sapere che Marc è in forma.

  4. rose dicembre 4, 2009 / 9:53 am

    e idolatrato dal pubblico, che diva!

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