perché non sono vegetariana

mi scuso per il titolo pomposo alla bertrand russell, questa cosa che ogni post deve avere un titolo, per motivi d’archiviazione, mi fa impazzire.
comunque, penso d’averlo capito: razionalmente non avrei nulla in contrario, tant’è vero che di carne ne mangio pochissima.  però non sopporto di impormi da sola un divieto che diventi una norma assoluta (molto simile a quelle religiose che aborro), dal momento che sono ben lungi dall’averlo interiorizzato in modo che sia un comportamento spontaneo e non un’autoimposizione.  questo anche senza contare il trauma del distacco da una tradizione cultural-alimentare che valuto come positiva (per la verità, uno dei pochi casi in cui valuto una tradizione come positiva).
dunque, per ora il principio del piacere continuerà a prevalere ogni volta che mi si parerà dinanzi una fetta di salame buono – perché se è cattivo, invece, ovviamente va boicottato, e mangiarlo sì che sarebbe immorale.

18 risposte a "perché non sono vegetariana"

  1. Garnant aprile 17, 2005 / 12:48 am

    Io non sono vegetariana… perchè non è tecnicamente possibile essere vegetariani, almeno questa è la conclusione che ho tratto da un anno di vegetarianesimo vissuto in emilia. Il lardo è ovunque, non si sfugge al lardo. Senza contare i grassi animali nei cibi industriali, comprese le caramelle, ma il punto qui comunque è il lardo.

  2. rose aprile 17, 2005 / 11:51 am

    accidenti, garnant, è stato un tentativo eroico.

  3. sabrina aprile 17, 2005 / 12:24 PM

    il ragù,il san daniele e poi cosa ci metti nelle piadine?
    non si sfugge.

  4. Totentanz aprile 17, 2005 / 8:19 PM

    Io neanche sfuggo. Scarto certe carni che vengono da metodi di allevamento di cui ho accertato personalmente la crudeltà, ma non riesco a rinunciare a quella pochissima carne che mangio. Però la vivo come una debolezza e ammiro i vegetariani.

  5. Liseuse aprile 17, 2005 / 9:28 PM

    Anche io mangio pochissima carne (in effetti, poi alla fine sembra che tutti mangino poca carne! Ah no, potrei tranquillamente escludere il mio migliore amico che amava molto un locale come Il mangiafuoco a MIlano dove non ci sono neppure i primi :))
    Però, dato che sono tendenzialmente anemica e comunque la carne, cotta in modo “magro”, sarebbe la cose migliore per la dieta, non mi sogno neppure di diventare vegetariana. (tra l’altro, fra non moltissimo tempo dovrei andare a vivere in terra emiliana, e se Garnant dice così… :))

  6. Superqueen aprile 17, 2005 / 10:35 PM

    Mi accodo a quanto detto da Liseuse: per noi anemici la carne (nel mio caso, equina) è un’ancora di salvezza. A causa di questa carenza cronica di ferro, è dalla metà degli anni ’90 che mangio carne almeno due volte alla settimana, il che non mi pesa particolarmente, anzi! Certo, adoro la verdura in tutte le sue forme, cruda o cucinata in qualsiasi modo, ma fare a meno della carne…probabilmente non ce la farei!

  7. Garnant aprile 18, 2005 / 7:20 PM

    Io non sono anemica e stavo molto bene quando non mangiavo carne, però era sempre tutto molto complicato, la carne è davvero ovunque. Basta mangiare una torta salata, un piatto di pasta fuori casa, e già ti ritrovi il lardo. Liseuse, viva il lardo! Quando arrivi in terra emiliana fammi un fischio, andiamo a mangiare qualcosa di buono, tortelli di patate col soffritto 🙂

  8. Liseuse aprile 18, 2005 / 11:05 PM

    Contaci, Garnant 🙂

  9. avi aprile 23, 2005 / 11:45 am

    che manica di smidollate ! no, battutaccia a parte, essere vegetariani/e si può. certo può essere dura, ma si può. per il resto, ognuno deve regolarsi come può e non è il caso di fare crociate, è questione di coscienza individuale. il mio cruccio è piuttosto non poter far diventare vegetariane le mie due amate gatte.{psst, io sono pescetariano}

  10. rose aprile 23, 2005 / 5:49 PM

    i miei gatti amano l’insalata, in particolare la valeriana.

  11. frin aprile 7, 2006 / 11:40 PM

    Io sono vegetariano da circa 7 anni… be’, l’unico mio rammarico è non averci pensato prima!! Non solo al giorno d’oggi non è per niente problematico… ma mi sento mille volte meglio!! Lo consiglio davvero a tutti… fate questa scelta!!

  12. fabio Maggio 14, 2008 / 11:59 PM

    Sono vegetariano da un paio d’anni. Credo che il punto non sia tanto sulla presenza del lardo o strutto o qualsivoglia componente animale invisibile ai più, il fatto è che un cliente vegetariano con pretese vegetariane comunque sia influenza il mercato e, soprattutto, la società.
    I cambiamenti si fanno dal basso, cominciamo ad inoltrare un’idea di vegetarianismo sensato nelle nostre famiglie.

  13. rose Maggio 15, 2008 / 8:37 PM

    io intanto porto avanti la mia personale battaglia contro i primi intrisi di panna venduti nei bar.

  14. baroccogiapponese Maggio 23, 2008 / 6:06 am

    Io sono felicemente vegetariano da più di dieci anni e, quando possibile, vegano. È possibile in Giappone dove tutto contiene pesce ed è davvero semplice in Italia.
    È facile perché in Italia molta parte della cucina è vegetariana ma soprattutto perché essere vegetariani non significa porsi un divieto, ma fare una scelta che rispecchia le proprie idee e la propria volontà: è l’esatto contrario di una limitazione. È vero poi che si tratta di una scelta e come tutte le scelte comporta delle rinuncie, ma questa è una regola che vale per vegetariani e non.

  15. rose Maggio 23, 2008 / 10:16 am

    infatti non so se voglio rinunciare… a essere vegetariana!
    (mangiando il pesce, comunque, è davvero più semplice.)
    e da lunedì c’è un fragole e carote vicino all’ufficio, yeah.

  16. avvodario luglio 3, 2009 / 5:10 PM

    come trattare in maniera semplicistica e superficiale un problema serio la cui soluzione, chiaramente, non è affatto scontata

  17. rose luglio 3, 2009 / 8:27 PM

    appunto… infatti l’unica cosa semplicistica rintracciabile in questo post è l’ultimo commento.

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