Nato come
To drown a rose in tempi di anonimato in rete, esterofilia e manifesti programmatici, questo archivio resta un inventario di cose lette sentite viste pensate che attira insperato traffico da google su argomenti balzani, e che ogni tanto, in modo un po’ horror, tende a rianimarsi.
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mi piace!
ma vengono bene!!
l’importante è che siano sceme…
:)))
Da me spazzano le foglie con quell’orrendo rumorosissimo soffiafoglie, che non è in grado di ispirare rime.
Oddio! Il soffiafoglie! Uno degli oggetti più odiosi che conosca (sarà perchè al mio vicino, invece, piace molto, specie in questo periodo). Che strazio!
soffiafoglie che soffi le foglie
al sentirti un malore ci coglie
pur se netti ben bene le soglie,
o soffiafoglie.
(e un ringraziamento alla signora.)
e io che dovrei dire? il “soffiatore” – soffiafoglie è bellissimo tuttavia! proverò a ribattezzarlo così anche coi miei colleghi! – ha rivoluzionato la vita di migliaia di stradini… anche una lavatrice fa rumore però vi sfido a tornare all’asse e al sapone! è una civiltà del rumore… e del massimo rendimento! però usare il soffiatore è divertente, devi sviluppare una certa abilità per spingere le foglie dove vuoi: in un mucchio – senza che il mucchio se ne voli per aria; oppure sopra il marciapiedi o dentro un’aiuola – facendo “fare” alle foglie “il gradino”.
infine “how to rake leaves” è il manualetto di un autore di cui non ricordo il nome sullo zen e l’arte di raccogliere le foglie…
ma avrò modo di tornare a parlare di attrezzi del mestiere in una delle proSSime “lettere”…
consiglio di leggere le surreali recensioni di amazon.
Rumore e massimo rendimento, solo a sentirli nominare avverto l’acidità di stomaco che peggiora. Come quando al mattino vedo il tizio col soffiafoglie e le cuffie antirumore nel cortile dell’ufficio.
brindo a un momento
di minimo rendimento
amazon non è servito! il libro è bello, anni ’80 nella concezione e nel design. illustrato orrendamente, ma infinitamente poetico. ovviamente non si fa il minimo accenno a soffiatori! esclusivamente attrezzi manuali e… un bagno caldo nel bosco prima di mettersi all’opera!
(garnant, ho letto un tuo vecchissimo post in cui esci dalla vasca da bagno – asciugamano a turbante in testa, odorosa di bacche – e carichi una lavatrice serale… il tuo contributo alla… kultura del rumore 😉 scherzi a parte, non conoscevo il tuo weblog ma adesso è fra i miei “preferiti”…)
Caro g., per quanto rumorosa, la centrifuga della mia lavatrice non richiede l’uso di cuffie tipo pista di decollo, e non spaventa le ghiandaie nelle belle mattine autunnali.